
Pierre Lescot (Parigi, 1510 circa – 1578) è una figura centrale nell’architettura francese del XVI secolo, riconosciuto come uno dei principali artefici dell’introduzione del classicismo rinascimentale in Francia. Il suo nome è indissolubilmente legato alla trasformazione del Louvre, oggi simbolo di Parigi e della cultura europea, ma all’epoca ancora castello medievale.
Origini e formazione

Nato in una famiglia benestante e nobile, Lescot ricevette una formazione ampia che spaziava dalla matematica alla pittura. Fu profondamente influenzato dai trattati di Sebastiano Serlio e dalla Scuola di Fontainebleau, che importarono in Francia i principi dell’architettura rinascimentale italiana. Frequentò i circoli letterari parigini e fu in contatto con personalità come Pierre de Ronsard, raffinando così il suo gusto eclettico e colto.
Il Louvre: la rivoluzione architettonica
Nel 1546, Lescot fu nominato Architetto Reale da Francesco I, succedendo a Sebastiano Serlio, con il compito di rinnovare il Louvre. L’intervento di Lescot segnò una svolta epocale: le massicce mura gotiche lasciarono il posto a forme eleganti e proporzionate, ispirate ai modelli fiorentini e romani. La sua opera più celebre è la Cour Carrée, la corte quadrata del Louvre, realizzata tra il 1546 e il 1551, che rappresenta il primo esempio compiuto di architettura rinascimentale in Francia.
La facciata dell’ala Lescot, la più antica del Louvre, è un capolavoro di equilibrio tra innovazione e tradizione: due piani più un attico, bassorilievi raffinati di Jean Goujon, tetto a spioventi tipicamente francese, alternanza di colonne e finestre, timpani triangolari e arrotondati. Questo linguaggio architettonico, intriso di manierismo italiano, divenne il prototipo per il barocco francese e influenzò profondamente la scena urbana parigina.
Lescot lavorò spesso in collaborazione con lo scultore Jean Goujon, che contribuì a impreziosire le sue architetture con decorazioni scultoree di grande raffinatezza. Tra le altre opere documentate a Parigi si ricordano:
- Il jubé di Saint-Germain-l’Auxerrois (1541-45, distrutto nel 1750)
- La Fontana degli Innocenti (1547-49), oggi ricostruita
- L’Hôtel des Ligneris (poi Carnavalet, 1545-50)
Pierre Lescot, insieme a Philibert Delorme, rappresenta la prima generazione di architetti francesi capaci di superare la mera imitazione dello stile italiano, fondendo il classicismo rinascimentale con elementi della tradizione locale. La sua opera al Louvre non solo rivoluzionò l’architettura parigina, ma pose le basi per lo sviluppo dell’architettura francese tra XVI e XVII secolo, diventando punto di riferimento per generazioni di architetti successivi.
Pierre Lescot è stato un innovatore, un intellettuale e un ponte tra la cultura italiana e quella francese. Il suo lavoro al Louvre è una delle testimonianze più alte della capacità dell’architettura di trasformare il volto di una città e di segnare il passaggio a una nuova epoca.





