Quello che noi saremo

Se guardo Milano oggi, vedo arrivare una grande ondata di costruzione gestita da strumenti urbanistici arretrati e inutili.

Su consiglio dell’amica Mara, ho letto (lo sto finendo) il libro di Biondillo “Quello che noi non siamo”. La sua lettura mi ha reso chiaro come Milano sia stata e sia ancora il luogo della sperimentazione architettonica in Italia. Da più di un secolo, Vado A Milano significa vado in città. Vado a far fortuna. Vado dove le cose funzionano. Vado dove le cose si costruiscono.

Se guardo Milano oggi, vedo arrivare una grande ondata di costruzione gestita da strumenti urbanistici arretrati e inutili. Sarà una macchia di leopardo, scompariranno interi condomini e compariranno appartamentini fighetti fatti di cartongesso. Sarà una peste, un’eruzione di bubboni.

I valori immobiliari, già ora alquanto cospicui, andranno alle stelle, come suol dirsi. Dove prima costava 7000 / 8000 al mq, ora lo vendi a 12000 e ci fai netto 1000 / 1500 al mq di netto. Dove adesso è a 10000 / 11000, andrà a 15000. Sei praticamente in centro. In verità sei ai margini del centro, il suo ultimo anello. Ma sei in centro. Farà gola a molti, non credi?

Quindi fascia semicentrale, edificio o isolato malandato, bella volumetria già esistente, svuotare, demolire, rifondare, edificare, rifinire et voilà! Fai mille, Fai anche solo 1000 al mq. Stiamo investendo su una crescita del 15%. Annua.

Le banche non vedono l’ora e la crescita dei prestiti è pur sempre il loro attivo, no? Queste bolle possono mettererci da tre a cinque anni a formarsi e diventare titolo di prima pagina. Ma possono anche metterci dieci anni ad esaurirsi, e scoppiare quando i valori saranno comunque esorbitanti se riferiti ad oggi.

Non la riconosceremo più, Milano. Non la riconosceremo più. Come quelle donne con la faccia di gomma, tutte uguali, tutte brutte. Ma così brutte, che ci si domanda come dove essere il volto originale per accettare di imbruttirsi così.

Un’architettura pop corn: in uno spazio xyz, esplodono dei germi, da piccoli semi esplodono col calore in una sorta di schiuma alveolata. Uno qui, uno lì. un’altro laggiù, e uno là. Si attiveranno procedure che modificheranno le procedure per questo tipo di interventi, si dirà che sostituire un edificio può solo rivalorizzare tutto l’intorno (e in effetti spesso lo fa). Piano Regolatore, Iniziativa di recupero urbanistico, Recupero di edificio multipiano, multiscala, multiappartamenti. Diamogli una cornice, delle procedure, degli ingranaggi, bastano un paio di leggi regionali e il comune vola.

Quando partirà lo tsunami? Beh, dopo la guerra.

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