
214. Fondazioni come radici
Le migliori fondazioni di tutte sono quelle che imitano il modo in cui le radici degli alberi funzionano, dove l’intera struttura dell’albero si estende al di sotto del livello del suolo, creando un sistema che è completamente integrato con il terreno, lavorando in tensione e compressione.
quindi:
Cerca un modo per realizzare fondazioni in cui le colonne stesse si estendono in profondità nel terreno, diffondendosi e creando una soletta continua che è realizzata con lo stesso materiale della colonna. In questo modo, la colonna, con la sua soletta, può agire come una radice di un albero, resistendo alla tensione e alla torsione orizzontale, oltre alla compressione. È importante notare che questa soluzione non può essere facilmente implementata per tutti i tipi di costruzioni o condizioni del terreno e richiede uno studio specifico e progettazione da parte di un ingegnere civile, con una conoscenza approfondita delle caratteristiche geotecniche del terreno e delle norme edilizie locali.
N.B. Consulta sempre il testo originale per la completa comprensione del pattern.
Quando la colonna e le fondamenta sono elementi separati che devono essere collegati, il collegamento diventa un giunto difficile e critico. Sia le sollecitazioni flessionali che quelle di taglio sono estremamente elevate proprio al giunto. Se viene introdotto un connettore come terzo elemento, ci sono ancora più giunti di cui preoccuparsi, e ciascun elemento lavora meno efficacemente per resistere a queste sollecitazioni.
Sospettiamo che sarebbe meglio costruire le fondamenta e le colonne in modo che le colonne siano radicate nella fondazione e diventino integrali e continue con il terreno.
Nella realizzazione di questo pattern che illustreremo, la fondazione radice assume una forma molto semplice. Poiché le colonne iniziano vuote, COLONNE A SCATTO (216), possiamo formare una fondazione radice inserendo la colonna vuota nella buca della fondazione e poi versando la parte inferiore della colonna e la fondazione, integralmente, in un’unica colata.
[…]