Perché la gente non balla per strada oggi?

quindi:

Lungo le passeggiate, nelle piazze e nei centri della vita serale, fare una piattaforma leggermente rialzata per formare il palco dell’orchestra, dove si esibiscono musicisti di strada e band locali posso suonare. Coprilo e nel caso costruisci piccole bancarelle per il ristoro. Circonda il palco con un piano pavimentato per ballare — nessun biglietto d’ingresso.

  • N.B. Consulta sempre il testo originale per la completa comprensione del pattern.


    In tutto il mondo, le persone una volta ballavano per strada; nel teatro, nella canzone e nel linguaggio naturale, “ballare per strada” è un’immagine di gioia suprema. Molte culture hanno ancora una versione di questa attività. Ci sono i ballerini balinesi che cadono in trance mentre girano per la strada; le bande mariachi in Messico – ogni città ha diverse piazze dove le bande suonano e il quartiere esce a ballare; c’è la tradizione europea e americana di bandstand e giubilei nei parchi; c’è il festival bon odori in Giappone, quando tutti battono le mani e ballano per strada.
    Ma in quelle parti del mondo diventate “moderne” e tecnicamente sofisticate, questa esperienza è morta. Le comunità sono frammentate; le persone sono a disagio per strada, hanno paura l’una dell’altra; non molte persone suonano il tipo giusto di musica; le persone sono imbarazzate.
    Certamente non c’è modo in cui un cambiamento nell’ambiente, semplice come quello che proponiamo, possa rimediare a queste circostanze. Ma rileviamo un cambiamento d’umore. L’imbarazzo e l’alienazione sono sviluppi recenti, che bloccano un bisogno più basilare. E mentre entriamo in contatto con questi bisogni, le cose cominciano a succedere. Le persone ricordano come ballare; tutti prendono uno strumento; centinaia di persone formano piccole band. Al momento di questa stesura, a San Francisco, Berkeley e Oakland c’è una polemica sui “musicisti di strada” – band che hanno cominciato spontaneamente a suonare per strada e nelle piazze ogni volta che il tempo è bello – dove dovrebbero essere autorizzati a suonare, ostacolano il traffico, la gente dovrebbe ballare?

    […]


    da: C. Alexander et al., A Pattern Language, Oxford University Press, New York, 1977


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