La filosofia fondamentale alla base dell’utilizzo del linguaggio di pattern è che gli edifici dovrebbero essere adattati in modo unico alle esigenze individuali e ai siti; e che i piani degli edifici dovrebbero essere piuttosto morbidi e fluidi, per accogliere queste sfumature.

quindi:

riconosci che non stai assemblando un edificio da componenti come un set di costruzioni, ma che invece stai intrecciando una struttura che inizia globalmente completa, ma fragile; quindi gradualmente la rendi più rigida ma ancora abbastanza fragile; e solo alla fine la rendi completamente rigida e forte. Crediamo che, nella nostra epoca, la versione più naturale di questo processo sia quella di montare una struttura di materiali in fogli e quindi renderla completamente forte riempiendola con un materiale compresso.

  • N.B. Consulta sempre il testo originale per la completa comprensione del pattern.


    Ciò richiede un’interamente nuova attitudine nei confronti del processo di costruzione. Possiamo definire questa attitudine dicendo che è auspicabile costruire un edificio in modo che inizi in modo lasco e fragile mentre vengono apportate le ultime modifiche al progetto, e poi si irrigidisca gradualmente durante il processo di costruzione, in modo che ogni ulteriore atto di costruzione renda la struttura più solida.

    Per capire correttamente questa filosofia, è utile immaginare un edificio che viene realizzato come un cesto. Alcuni fili vengono messi in posizione. Sono molto fragili. Altri fili vengono intrecciati. Gradualmente il cesto diventa sempre più rigido. La sua resistenza strutturale finale viene raggiunta solo dalla cooperazione di tutti i membri e non viene raggiunta fino a quando l’edificio non è completamente finito. In questo senso, tale processo produce un edificio in cui tutte le parti stanno lavorando strutturalmente – vedere STRUTTURA EFFICIENTE (206).

    Perché il principio di irrigidimento graduale sembra così sensato come processo di costruzione?

    Innanzitutto, una struttura del genere consente al processo effettivo di costruzione di essere un atto creativo. Consente di costruire gradualmente l’edificio. I membri possono essere spostati prima che siano saldamente in posizione. Tutte quelle decisioni di progettazione dettagliate che non possono mai essere risolte in anticipo su carta, possono essere prese durante il processo di costruzione. E consente di vedere lo spazio in tre dimensioni nel suo insieme, ad ogni passo, man mano che viene aggiunto più materiale.

    Ciò significa che poiché ogni nuovo materiale che viene aggiunto nel processo deve adattarsi perfettamente alla struttura che c’è, ogni nuovo materiale deve essere più adattabile, più flessibile, più in grado di far fronte alla variazione, rispetto all’ultimo. Così, sebbene l’edificio nel suo insieme passi da fragile a forte, i materiali effettivi che vengono aggiunti passano dal più forte e rigido, al gradualmente meno rigido, fino a quando infine vengono aggiunti materiali fluidi.

    […]


    da: C. Alexander et al., A Pattern Language, Oxford University Press, New York, 1977


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