I cortili costruiti negli edifici moderni sono molto spesso morti. Sono destinati ad esserespazi privati aperti che le persone possono usare – ma finiscono per essere inutilizzati, pieno di ghiaia e sculture astratte.

quindi:

Posiziona ogni cortile in modo tale che ci sia una vista su uno spazio aperto più ampio; posizionalo in modo che almeno due o tre porte si aprano dall’edificio in esso e in modo che i percorsi naturali che collegano queste porte attraversino il cortile. E, da un lato, accanto a una porta, fare una veranda coperta o a portico, che sia la continuazione sia dell’interno che del cortile.
  • N.B. Consulta sempre il testo originale per la completa comprensione del pattern.


    Sembra che ci siano tre modi distinti in cui queste corti falliscono.

    1. C’è troppa poca ambiguità tra interno ed esterno. Se le pareti, le porte scorrevoli, le porte che conducono dall’interno all’esterno sono troppo brusche, non c’è alcuna opportunità per una persona di trovarsi a metà strada tra le due e poi, per impulso, di spostarsi verso l’esterno. Le persone hanno bisogno di uno spazio intermedio ambiguo, un portico o una veranda, a cui passano naturalmente spesso come parte della loro vita quotidiana all’interno della casa, in modo che possano scivolare naturalmente verso l’esterno.
    2. Non ci sono abbastanza porte nella corte. Se c’è solo una porta, allora la corte non giace mai tra due attività all’interno della casa; e quindi le persone non la attraversano e la animano mentre svolgono le loro attività quotidiane. Per superare questo problema, la corte dovrebbe avere porte su almeno due lati opposti, in modo che diventi un punto di incontro per diverse attività, fornisca l’accesso ad esse, permetta il sovraccarico e la circolazione incrociata tra di esse.
    3. Sono troppo chiuse. Le corti che sono piacevoli da stare hanno sempre “falle” che ti permettono di vedere oltre, in uno spazio più ampio e lontano. La corte non dovrebbe mai essere perfettamente chiusa dalle stanze che la circondano, ma dovrebbe dare almeno un’occhiata a uno spazio oltre. Ecco alcuni esempi di cortili, grandi e piccoli, provenienti da diverse parti del mondo, che sono vivi.

    Ecco diversi esempi di cortili, grandi e piccoli, provenienti da varie parti del mondo, che sono vivi.

    Ognuno è parzialmente aperto all’attività dell’edificio che lo circonda eppure rimane comunque privato. Una persona che passa attraverso il cortile e i bambini che corrono possono essere scorti e sentiti tutti, ma non sono disturbanti. Ancora una volta, nota che tutti questi cortili hanno forti connessioni con altri spazi. Le fotografie non raccontano l’intera storia ma ancora, si può vedere che i cortili guardano, lungo percorsi, attraverso gli edifici, verso spazi più ampi. E ancora più spettacolare, notate le molte posizioni diverse che si possono assumere in ogni cortile, a seconda dell’umore e del clima. Ci sono posti coperti, posti al sole, posti macchiati di luce filtrata, posti dove sdraiarsi a terra, posti dove una persona può dormire. Il bordo e gli angoli dei cortili sono ambigui e riccamente strutturati; in alcuni luoghi i muri degli edifici si aprono e collegano il cortile con l’interno dell’edificio, direttamente.

    Costruisci il portico secondo i modelli per il PORTICO (119), GALLERY SURROUND (166) e BALCONE DI SEI PIEDIPiede 0,3048 m (304,8 mm) (167); assicurati che sia al sole – LUOGO SOLEGGIATO (161); costruisci la vista in base alla GERARCHIA DEGLI SPAZI APERTI (114) e alla VISTA ZEN (134); rendi il cortile come una STANZA ALL’APERTO (163) e un MURO DEL GIARDINO (173) per una maggiore chiusura; rendi l’altezza delle grondaie intorno a qualsiasi cortile di altezza uniforme; se ci sono frontoni, fallo a spiovente per rendere il bordo del tetto livellato – LAYOUT DEL TETTO (209); Metti QUALCOSA APROSSIMATAMENTE AL CENTRO (126).


    da: C. Alexander et al., A Pattern Language, Oxford University Press, New York, 1977

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